Mamoiada: il fascino delle maschere mediterranee

Mamoiada: il fascino delle maschere mediterranee
di Ivan Murgana

Ogni stanza nasconde segreti che forse nessuno riuscirà mai a svelare: il Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada è la tappa obbligata per chi decide di visitare lo splendido Carnevale mamoiadino. Un percorso guidato dove non solo si possono scoprire le maschere tipiche della tradizione isolana, ma anche quelle degli altri territori che si affacciano sul Mediterraneo.

La visita al Museo inizia nella sala multivisiva, dove dodici proiettori gestiti da un computer che coordina immagini, suoni e luci, permettono di rivivere i momenti più suggestivi sia della vestizione che della sfilata dei Mamuthones e degli Issohadores, le maschere tipiche di Mamoiada.

Nella sala del Carnevale Barbaricino si possono ammirare le maschere del carnevale di Mamoiada, Ottana, e Orotelli. Le origini e il significato delle maschere dei Mamuthones e degli Issohadores sono tuttora incerte. Secondo Raffaello Marchi, il primo studioso ad occuparsi delle maschere mamoiadine, Mamuthones e Issohadores rappresentavano la lotta tra i sardi e i mori invasori.

Mamoiada: il fascino delle maschere mediterranee

 

Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada

Più tardi Dolores Turchi vide nelle due maschere una rappresentazione dionisiaca di morte che genera poi una rinascita: come il grano muore e nasce ciclicamente, così anche queste maschere rappresentavano un momento di passaggio dall’inverno alla primavera.

Curatissimi i particolari anche nella riproduzione dei Merdules e Boes, le maschere del Carnevale di Ottana che rimarcano l’importanza degli animali all’interno della comunità, visto che proprio da essi si traevano pelli, carne, latte e formaggio.

In disparte, ma non per questo in secondo piano, si trova l’altra maschera di Ottana: la Filonzana (filatrice); zoppa, gobba e vestita di nero questa maschera tiene in mano un fuso di lana che rappresenta la vita, il tempo che passa, il destino degli uomini. La Filonzana è la più importante dal punto di vista storico-culturale perché ricorda le tre Parche Greche che rappresentano nascita, evoluzione e morte degli uomini.

Nella sala del Carnevale Barbaricino è presente anche la maschera tipica di Orotelli: Su Thurpu. La peculiarità di questo personaggio è che, a differenza delle altre maschere barbaricine, non ha pelli, ma indossa un pesante cappotto di orbace nero, il tessuto caldo e impermeabile utilizzato anticamente dai pastori.

A Mamoiada: il fascino delle maschere mediterranee prosegue anche nella terza stanza, la sala del Mediterraneo, la parola d’ordine è non impressionarsi. Sia il Krampus, la spaventosa maschera diffusa nel Friuli Venezia Giulia e in altre zone del nord Italia, che il Rollate originario di Sappada, potrebbero spaventare i visitatori.

Il tour, accompagnato da una preparatissima guida, si conclude con una visita alle maschere Boteiro, originario della Galizia, Kurent, proveniente dalla Slovenia, la croata Zvonçari, e il personaggio che più somiglia al Mamuthone: il greco Geros accompagnato dalla fedele moglie Korela, che dimostra quanto la cultura agropastorale abbia radici comuni.

Le Maschere Mediterranee del Carnevale in Sardegna

“Questo museo è stato creato con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le nostre tradizioni – spiega il coordinatore del Museo delle Maschere Mediterranee, Mario Paffi – invitiamo spesso le scuole a visitare i luoghi emblematici di Mamoiada come i laboratori didattici e i luoghi in cui si compie il rito della vestizione dei Mamuthones: studiando le nostre maschere si impara a conoscere la nostra cultura”.

Il 16 gennaio l’intero paese si stringerà attorno a grandi fuochi che illumineranno la notte della vigilia di Sant’Antonio Abate che sancirà l’inizio del Carnevale di Mamoiada; i dolci tipici e il migliore vino verranno offerti ai numerosi turisti e finalmente la festa attesa tutto l’anno avrà inizio. Una tradizione che non ha tempo, proprio come la leggenda delle sue maschere.

Maggiori informazioni:

Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada: www.museodellemaschere.it
Facebook: www.facebook.com/museodellemaschere