Autunno in Barbagia 2016 Ovodda

Autunno in Barbagia 2016 Ovodda
4, 5, e 6 novembre 2016

Autunno in Barbagia 2016 Ovodda

Programma Autunno in Barbagia 2016 Ovodda

VENERDÌ 4 NOVEMBRE

ORE 16 Inaugurazione Autunno in Barbagia 2016 Ovodda. Apertura delle cortes con i bambini di Ovodda.

ORE 16 Laboratori manuali: Facciamo il pane, il saper fare dei bambini, a cura dell’Amministrazione comunale e della Pro Loco di Ovodda.
– Centro di aggregazione sociale

SABATO 5 NOVEMBRE

ORE 10 Apertura delle cortes. Autunno in Barbagia 2016 Ovodda.

ORE 10:30 Sas massarias de su pane. Mostra degli oggetti del pane, a cura della Pro Loco di Ovodda.
– Centro di aggregazione sociale, casa del pane, via Taloro

ORE 11 Si viene e si va: piccoli comuni tra spopolamento e qualità della vita, convegno a cura dell’Amministrazione comunale di Ovodda.
– Sala consiliare.

ORE 14:30 Sa ‘otta de su pane: giornata di sensibilizzazione al consumo del pane ‘e fressa. Dimostrazione della preparazione e della cottura del pane nel forno a legna e degustazione. A cura dell’associazione turistica Pro Loco di Ovodda.
– Centro di aggregazione sociale, casa del pane, via Taloro DURANTE IL POMERIGGIO Esibizione di allievi organettisti e musiche itineranti, a cura della scuola civica di musica Unione comuni Barbagia.
– Lungo le vie del paese

PER TUTTA LA GIORNATA
Arti e mestieri nel cuore del centro storico: gli artigiani ovoddesi daranno prova della loro abilità con le lavorazioni dei prodotti tipici locali, come il Fiore Sardo DOP, il sughero, il granito, le pelli, il cuoio, i costumi tradizionali, le launeddas, i dolci tipici e il pane ‘e fressa.
– Lungo le vie del paese

ORE 21 Cortometraggio Aligi Sassu e la Sardegna, scritto e prodotto da Alejandro Macchi e Demetrio Loricchio, con il contributo della R.A.S.
– Auditorium comunale

DOMENICA 6 NOVEMBRE

ORE 10 Apertura delle cortes. Autunno in Barbagia 2016 Ovodda.

ORE 10 Lezioni di scrittura medievale, a cura della dott.ssa Fiorella Garofalo.
– Via Roma

ORE 10:30 Sas Massarias de su pane. Mostra degli oggetti del pane a cura della Pro Loco di Ovodda.
– Centro di aggregazione sociale, casa del pane, via Taloro

ORE 10:30 Sa ‘otta de su pane: giornata di sensibilizzazione al consumo del pane ‘e fressa. Dimostrazione della preparazione e della cottura del pane nel forno a legna e degustazione. A cura dell’associazione turistica Pro Loco di Ovodda.
– Centro di aggregazione sociale, casa del pane, via Taloro

PER TUTTA LA GIORNATA
Arti e mestieri nel cuore del centro storico: esposizione delle lavorazioni artigianali di sughero, granito, pelli e cuoio, costumi tradizionali, launeddas, prodotti tipici locali, Fiore Sardo DOP, dolci tipici e pane ‘e fressa.
– Lungo le vie del paese

DURANTE LA GIORNATA
Esibizione di allievi organettisti e musiche itineranti, a cura della scuola civica di musica Unione comuni Barbagia.
– Lungo le vie del paese

ORE 16 Balli e canti della tradizione ovoddese accompagneranno i visitatori durante la scoperta delle cortes: gruppo folk e minifolk Oleri, gruppo Sotziu de ballu Orohole e sos minores de Orohole, Coro Polifonico Zente Sarda.

Il calendario di Autunno in Barbagia 2016

Autunno in Barbagia 2016 Ovodda

Ovodda è conosciuto come il paese di centenari che ha saputo custodire le proprie tradizioni secolari tra cui la più famosa è quella di su Mercuris de lessia (‘Mercoledì delle ceneri’). A differenza del resto dell’Isola in cui i festeggiamenti del carnevale si concludono il cosiddetto martedì grasso, il momento culmine del carnevale ovoddese si svolge proprio il primo giorno di Quaresima. In questa festa della trasgressione vagano per le vie del centro sos Intintos, uomini con la faccia ricoperta dalla fuliggine, e gli Intinghidores che, con polvere nera, sporcano il viso di tutti quelli che incontrano nel percorso. Le maschere portano in giro Don Conte Forru, simbolo dei poteri religiosi e politici, che viene deriso e al calar del sole viene giustiziato e dato alle fiamme.

I monumenti più antichi che si incontrano nel territorio sono le numerose domus de Janas (facilmente raggiungibile quella di S’Abba Bogadavicino alla fontana omonima), spettacolari sepolture preistoriche scavate nella roccia che, nelle tipologie più complesse, si sviluppano in più ambienti.

Due menhir mantengono la loro posizione originaria vicino al rio Aratu che, per la presenza dei monumenti, viene chiamato in questo tratto rio Perdas fittas (nome in sardo dei menhir).

All’epoca nuragica risalgono 4 tombe dei giganti (Donnovegoro, Govolo Sa Heresia, Lopéne, Nieddio) e una decina di nuraghi di cui i meglio conservati sono il Campus (o Biddusai) con una torre di 5 metri, quello di Finonele a sud-est dell’abitato, e di Osseli intorno al quale si distinguono i muri delle capanne del villaggio nuragico che affiorano dalla vegetazione.

I ruderi del centro romano di Domus Novas, che sorgeva sulla via di penetrazione ab Ulbiam Caralis, testimoniano il passaggio della strada, citata nel III secolo dall’itinerario antonino, che attraversava l’Isola per circa 254 km.

Strette stradine di ciottoli si intersecano nel bel centro storico caratterizzato dalle tipiche case in granito dotate di corti interne. Le abitazioni tradizionali erano realizzate a uno o due piani: al piano terra vi era la cucina con, al centro, il classico focolare usato sia per riscaldarsi che per cucinare. La camera da letto si trovava a fianco della cucina o al piano superiore realizzato con travi in legno a cui si accedeva tramite una scala in legno.

I palazzi più antichi sono concentrati intorno alla cosiddetta domo de sos cavalleris (‘casa dei cavalieri’), dimora signorile del Settecento che conserva un grazioso pozzo nel cortile privato. Nelle vicinanze si trova la chiesa di San Giorgio Martire di cui si ha notizia già nel Medioevo.

Tra le feste più sentite vi è quella che gli ovoddesi celebrano il 28 e 29 giugno nella chiesetta campestre di San Pietro mantenendo la promessa fatta a Leonardo Alagon.

Maggiori informazioni:

Comune di Ovodda: www.comune.ovodda.nu.it