Villamassargia: il paese nato dalla terra cruda

Villamassargia: il paese nato dalla terra cruda
di Ivan Murgana

A vegliare sul centro abitato dall’alto, c’è il castello de Sa Gioiosa Guardia, ultimo baluardo di un passato lontano che testimonia l’importanza che Villamassargia ricopriva in tutto il Sulcis. A valle, un esercito di ulivi vegliardi che se potesse, racconterebbe di invasioni e saccheggi da parte popoli invasori, incapaci tuttavia di soggiogare la gente che ha contribuito a creare questo paese ricco di storia e di cultura.

Bellezze naturali, siti archeologici, artigianato e ospitalità: basterebbero questi quattro elementi a convincere i turisti che questo piccolo borgo del sud-ovest Sardegna merita di essere visitato. Ma è solo inoltrandosi nei suoi boschi o sentendo il rumore dei telai delle tessitrici che da tempo immemore filano la lana, chesi comprende come questo sia un posto difficile da dimenticare.

A dimostrare come queste terre siano state popolate già dal 3500 a.C., ci sono gli scavi condotti nella grotta funeraria di Su Konkali de Korongiu Acca, che hanno permesso di riportare alla luce importanti reperti del periodo neolitico.

Disseminati nel territorio di Villamassargia ci sono ben sei nuraghi, oltre a quello più conosciuto di Monte Exi, e due tombe dei giganti, una accanto al bosco dei pini di Mont’Ollastu, l’altra sull’altopiano di Astia. Nel periodo medioevale, Villamassargia era il centro più popoloso ed importante del Sulcis e come capoluogo della Curatoria aveva ben trenta paesi sotto la propria giurisdizione.

In questo periodo furono costruiti il castello de Sa Gioiosa Guardia e numerose chiese campestri. Proprio sul castello che fin dal XIII secolo controllava le vie d’accesso alla zona mineraria dell’Iglesiente, aleggia una leggenda che lo vorrebbe collegato al centro abitato da un passaggio segreto che però nessuno ha mai scoperto. Mistero che, come nel caso di un favoloso tesoro sepolto sotto monte Scorra in epoca bizantina, aggiunge un fascino arcano a queste terre.

Da vedere le chiese situate nel centro storico come quella della Madonna del Pilar, eretta nel 1307 dal capomastro Arzocco di Garnax, che conserva ancora oggi uno splendido dipinto sull’altare maggiore e un’acquasantiera decorata con motivi floreali e zoomorfi del XVII secolo, e la chiesa delle Madonna della Neve, che all’interno presenta uno splendido altare in legno policromato e sulla facciata esterna un superbo rosone gotico-catalano che cattura l’attenzione di chi percorre la strada pedemontana.

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Passeggiando nel centro storico si possono ammirare ancora oggi numerose abitazioni costruite con il ladiri, l’antico mattone di terra cruda, una tradizione talmente radicata che ha portato il paese ad aderire all’Associazione Nazionale della Terra Cruda. Non si potrà mai dire di aver visitato con attenzione Villamassargia se non si è camminato almeno una volta tra gli ulivi plurisecolari de S’Ortu Mannu, o nella foresta di Lecci di Orbai che conducono all’omonimo villaggio minerario: un viaggio tra sentieri naturali che sembrano usciti da un libro di fiabe.

“Il fiore all’occhiello di Villamassargia, rimane comunque il settore tessile – racconta il sindaco, Franco Porcu – esistono dodici laboratori che producono manufatti di assoluto valore: durante il periodo estivo i tappeti provenienti dal nostro paese vengono esposti nelle località di mare come Villasimius, Alghero e Sant’Antioco, contribuendo a diffondere la nostra tradizione.”

La posizione di Villamassargia è assolutamente strategica, infatti stando a venti chilometri dal mare consente ai vacanzieri estivi di trovare una sistemazione in un posto tranquillo, lontano dal traffico dei centri balneari. “Da alcuni anni abbiamo puntato sull’ospitalità diffusa – spiega Porcu – che grazie alla cultura agropastorale e alla tradizione artigianale ci ha permesso di avvicinare un numero di visitatori sempre maggiore.

Puntiamo inoltre sulla riqualificazione di edifici storici come Casa Porcu, esempio dell’abilità dei massargesi nel lavorare la terra cruda, per incrementare l’offerta turistica del paese. Oltre ai vacanzieri, il nostro paese continua ad essere apprezzato anche dai visitatori provenienti da varie parti dell’Isola, che vengono ogni anno a Villamassargia per assistere ai festeggiamenti della Madonna del Pilar e della Madonna della Neve, e alla Sagra delle olive, capace in ogni edizione di avvicinare a S’Ortu Mannu più di seimila persone”.

Maggiori informazioni:

Comune di Villamassargia www.comune.villamassargia.ca.it